Da 25anni lavoro quotidianamente con passione per offrire la migliore qualità alle persone che seguo. Cerco di aggiornarmi costantemente perché una domanda mi ossessiona fin dal primo giorno: "Come posso essere sempre più utile alle persone che si affidano a me?"

Cosa fa un Consulente Finanziario? Come si definisce, senza metafore, il consulente finanziario? Richard Thaleb, premio Nobel per l'economia, definisce i consulenti Finanziari come Architetti delle Scelte di investimento. Ovvero il Consulente Finanziario è quel professionista che aiuta i propri seguiti a costruire il loro benessere finanziario, facendogli prendere scelte, accompagnandoli lungo un percorso tortuoso e disseminato di una vastità di ostacoli.

Il Consulente Finanziario come alleato, come guida, non come venditore di soluzioni e "pacchetti". Questa è la definizione del mio lavoro che più sento mia, un professionista che affianca le persone nelle scelte più difficili, che si assume responsabilità accompagnando in modo cointeressato i propri clienti verso il benessere finanziario.

La mia definizione personale di benessere è "spensieratezza", ovvero il poter affrontare la vita senza l'assillo della mancanza di risorse finanziarie. Non confondiamo tranquillità con ricchezza, dico sempre che ci si arricchisce con il lavoro, la finanzia aiuta a non disperdere il valore delle nostre fatiche, aiutandoci a mantenere (possibilmente accrescere) il nostro "potere d'acquisto". Lavoro da anni nel più importante gruppo italiano di Private Banking ed ho la certezza di poter aiutarti nel risolvere le difficili questioni che quotidianamente i mercati finanziari ci presentano. Le incertezze, le voci, i fatti potenzialmente catastrofici che purtroppo capitano tutti i giorni in ogni parte del mondo.

"Un'incertezza sicura" e pericolosa che l'investitore può incontrare è l'ampia scelta di strumenti, perché oramai internet è diventata una boutique di prodotti finanziari acquistabili in autonomia. Per definire velocemente ciò che penso sui self service di investimento uso una metafora: pensa ad un ipocondriaco in una farmacia in cui ogni prodotto è self service. Ho reso l'idea? Posso comprare tutto senza limiti, ma sarà ciò di cui ho bisogno? La posologia sarà quella indicata per le mie esigenze? Ci potrebbero essere effetti indesiderati per un uso poco consapevole?

Ecco a cosa serve una guida.