I mercati spesso passano periodi “di passione”
di Nicola Zanchi | pubblicato il 4 aprile 2025
Ma nonostante i “falò” di denaro annunciati da giornali specializzati, Tv, Radio, Influencers…..
Ogni volta che arriva una crisi, la narrativa è sempre la stessa: paura, panico, vendite. Eppure, guardando i dati, è chiaro che le crisi sono sempre state anche enormi opportunità.
Lo S&P 500 ha registrato cali infra-annuali (in gergo draw down) maggiori del 15% decine di volte dal 1950. Ma il rendimento medio annuo è stato comunque del 10%.
Tu sai che negli ultimi 75 anni, nonostante i dati appena “elencati”, lo S&P 500 ha chiuso in negativo solo 16 volte? In ben 59 anni, anche con giornate terribili, ha comunque chiuso in positivo.
Anche l’MSCI World, che anziché “contenere” aziende solo americane diversifica fra le 1300 aziende più grandi del mondo, ha avuto quasi ogni anno dei forti cali intra-annuali, ma la performance a fine anno è stata spesso molto positiva?
Che i momenti attuali somigliano al Marzo 2020, dicembre 2018, dicembre 2022: momenti di paura con forti deflussi da ETF e fondi. Ma che puntualmente si sono rivelati ottimi momenti d’ingresso…
Attenzione, però, nel provare a “temporizzare” il mercato: perdere solo i 10 migliori giorni dal 1988 al 2023 avrebbe ridotto il rendimento del -54%. Bastano pochi giorni per fare la differenza.
Quale è la morale?
Il percepito durante le crisi è di pericolo, ma i numeri dicono altro...
Restare investiti, evitare il panico e mantenere la rotta quando si ha un piano, paga. Sempre! Se oltre a questo sì adottassero comportamenti “pro attivi”?!? BINGO!
